L’OCULOMANZIA

Divinazione per mezzo dell’occhio (in latino oculus).
In tempi recenti è diventata un forma di catopromanzia o di cristallomanzia in quanto l’indovino si vale dell’occhio del consultante come di uno specchio o di un cristallo. In epoca barbarica sembra si trattasse di una sorta di ordalia: la persona sospettata veniva ritenuta innocente se conservava la vista dopo che un occhio le era stato trafitto un occhio.
In seguito quella pratica fu sostituita da un atto simbolico; secondo il De l’Ancre, per scoprire un ladro si disegnava un occhio al centro di un cerchio e, con un martello di legno di cipresso si piantava in quell’occhio un chiodo triangolare di bronzo pronunciando le parole Iustus es, domine.